L’incontro con Enzo Maiorca

Immaginiamo di essere degli apneisti nell’anno 1962. La nostra attrezzatura è questa: un paio di pinnette, fatte di una gommaccia dura e poco flessibile, con le pale “lunghe” poco più di 20 cm.; una mascherona tonda con un volume interno enorme che per compensarla in profondità rischiamo quasi di rimanere senz’aria; la muta ce la possiamo solo sognare perché quelle poche che si trovano costano tanto e sono riservate ai veri professionisti o ai militari e, tuttalpiù, quando andiamo sott’acqua ci possiamo permettere solo un maglione di lana di pecora spessa come quelli che indossavano i nostri trisnonni….e non dobbiamo meravigliarci, perché la maggior parte di subacquei a quei tempi o si immergeva senza muta o si immergeva indossando proprio un maglione di lana di pecora stile anteguerra!!
Ora immaginiamo di voler fare un’immersione in apnea a 51 metri ….avete letto bene, proprio 51 metri, non 25 o 30 o 40 metri, come forse potremmo essere capaci di fare noi adesso, nell’anno 2017 o 2018, con moderne pinne lunghe o con performanti monopinne in carbonio, con maschere a volume interno ridottissimo, e con mute in neoprene liscio spaccato all’interno e magari liscio anche all’esterno per un migliore scivolamento in acqua…..a proposito, ma noi “ragazzi di oggi” siamo proprio sicuri di essere capaci, nel 2017/2018, ad immergerci in apnea a 25 o 30 o 40 metri? Beh, qualcuno tra di noi avrà sicuramente queste capacità, ma in questo caso saprà pure che non è affatto uno scherzo!!
Continuiamo ad immaginare che in quell’anno (ricordiamoci sempre che siamo nel 1962 e non nel 2017 o nel 2018) c’è il più grande medico iperbarico del mondo, il francese Dott. Cabarrou, il quale, venendo a sapere che noi intendiamo immergerci in apnea oltre i 50 metri, ci dice, senza mezzi termini e fornendoci anche delle spiegazioni scientifiche, che se faremo questa immersione moriremo di sicuro perché la pressione idrostatica, superata la profondità di 50 metri, ci farà implodere la cassa toracica!! A questo punto noi che cosa facciamo di fronte ad una simile prospettiva? Ascoltiamo questo scienziato di indubbia fama mondiale e rinunciamo, oppure ce ne infischiamo e andiamo avanti per la nostra strada tentando la sorte? Boh?? Io, per conto mio, dico che un po’ di paura me la metterei di sicuro, ed immagino pure che scendere a 51 metri con la paura di essere schiacciato dalla pressione non è certo una condizione psicologica ideale per fare un’immersione in apnea!
Ora, cari ragazzi, noi apneisti “moderni” e ben preparati dobbiamo pensare che nel lontano anno 1962 c’è stato veramente un uomo, che molti hanno giudicato un autentico pazzo, che è andato avanti per la sua strada e si è immerso in apnea alla considerevole profondità di 51 metri con un paio di pinnette in gomma (noi le usiamo in piscina per allenarci, ma immaginate a farci lo stacco dal fondo in mare a 51 metri!!), una enorme mascherona tonda, senza una muta e senza neanche il maglione di lana di pecora del nonno, ma solo con un bel costume a pantaloncini stile anni ’60, e quest’uomo (forse veramente pazzo per quell’epoca) si chiama Enzo Maiorca, e se non ci fosse stato lui molto probabilmente noi non avremmo mai fatto apnea! Pensate un po’ che brutta cosa: niente allenamenti il martedì e il giovedì, niente gare nel campionato italiano e niente cenette ed uscite serali nei pub con tante risate…mi sa che lo dobbiamo proprio ringraziare Enzo Maiorca! E poi non dimentichiamo che per “merito” suo molti di noi hanno anche imparato a ballare la SAMBA…. e hanno imparato a ballarla talmente bene che, presi dalla frenesia del ballo, arrivano persino a collassare!!!

Enzo Maiorca è stato il primo apneista al mondo che, superando il fatidico muro dei 50 metri, ha staccato un cartellino con su scritto il numero 51 e lo ha riportato in superficie mostrandolo ai giudici e, soprattutto, ha dimostrato che lui, nonostante le severe sentenze del dott. Cabarrou, è uscito vivo e vegeto da quell’immersione!
Tanti altri records sono stati stabiliti da Enzo Maiorca negli anni a seguire e le profondità da lui raggiunte aumentavano sempre di più: 54, 62, 72, 80, 87, 94 metri, fino ad arrivare al suo ultimo record di 101 metri nel 1988, anno del suo definitivo ritiro dalle scene agonistiche, alla tenera età di 57 anni!! Gli illustrissimi “scienziati” di tutto il mondo hanno smesso di dire che sarebbe morto, col torace orrendamente schiacciato dalla pressione, solo nel 1973, quando lui è arrivato a toccare gli 80 metri! A proposito, ma qualcuno di voi sa che fine ha fatto il dott. Cabarrou??
Da ragazzino io – come penso pure tanti altri “dinosauri” della mia epoca – mi entusiasmavo a seguire le imprese del mitico Enzo Maiorca ed i suoi records trasmessi in “mondovisione” alla televisione in bianco e nero, e, segretamente, sognavo di poterlo imitare, ben sapendo però che a quelle profondità, in apnea, non ci sarei mai potuto arrivare…. anche se, tanti anni dopo, almeno con le bombole, ci sono arrivato anch’io!!!
Qualche anno fa, durante un convegno del DAN tenutosi a Pescara, ho avuto finalmente la fortuna e l’onore di poter conoscere di persona il grandissimo Enzo Maiorca, il quale, cordialmente, ha posato con me, Laura ed altri amici per un paio di foto ricordo. Ammetto di avere provato una certa emozione trovandomi affianco ad uomo che ha fatto la storia dell’apnea e che ai suoi tempi ha letteralmente sfidato la scienza.
Enzo Maiorca era quello che oggi potremmo definire “un uomo di altri tempi”, dai valori “antichi”, e quando parlava evocava immagini molto poetiche, esprimendo anche concetti filosofici profondi, ma al contempo intrisi di una sottile vena di ironia. Dalle sue parole traspariva il suo immenso amore e rispetto per il mare e la sua esagerata passione per l’immersione in apnea.
Le sue battaglie per la tutela dell’ambiente e per la protezione del mare sono famose e per i suoi grandi meriti sportivi è stato uno dei pochissimi subacquei, a livello nazionale e mondiale, ad essere insignito del “Tridente d’oro”, il prestigioso premio internazionale che ogni anno viene assegnato nell’isola di Ustica agli “uomini e donne di mare” che si sono particolarmente distinti per le loro attività.
Pur essendo una persona molto gentile ed educata, aveva un carattere schietto e “sanguigno” e diceva in faccia a tutti quello che pensava, in maniera diretta e senza mezzi termini o timori reverenziali per i potenti dirigenti (spesso ipocriti burattini politicizzati) delle federazioni sportive e delle istituzioni ufficiali, e per questo, nei lunghi anni della sua attività, si è fatto più di un nemico. Ma evidentemente Enzo Maiorca era una vera forza della natura che ha saputo raggiungere traguardi incredibili solo grazie al suo talento ed alla sua forte determinazione e volontà. Un esempio per tutti noi sicuramente da seguire, sia a livello sportivo che umano.
Potremmo considerarlo anche un “profeta” dell’apnea, perché ricordo che in una sua intervista di tantissimi anni fa, quando l’apnea era praticata da poche persone, disse, con grande umiltà e modestia, che lui credeva che se questo sport avesse avuto una maggiore diffusione nella società, avrebbero potuto esserci di sicuro tanti giovani molto più forti di lui. E a distanza di tanto tempo possiamo dire che aveva ragione, perché abbiamo visto che, nel corso degli anni, con la grande diffusione dell’apnea a livello nazionale e mondiale, sono emersi degli atleti fortissimi che hanno portato l’apnea a livelli altissimi.

Durante il convegno DAN tenutosi a Pescara, nel quale ho conosciuto il “maestro”, ricordo che si parlò anche dell’alimentazione del subacqueo, e il dott. Alessandro Marroni, presidente del DAN, illustrò una importante e recentissima ricerca che aveva messo in luce che il cioccolato fondente di buona qualità, assunto prima delle immersioni (non solo con gli autorespiratori, ma anche in apnea), produceva effetti antiossidanti nell’organismo dei subacquei e per questo aiutava a prevenire le patologie tipiche delle immersioni profonde. Ebbene, forse non ci crederete, ma Enzo Maiorca in quell’occasione rivelò che lui, già tantissimi anni prima di questa ricerca scientifica, prima di effettuare le sue immersioni profonde in apnea, faceva sempre colazione con un semplice caffè e cinque “Baci Perugina”!!
Tante volte negli anni passati si è discusso della rivalità sportiva tra Enzo Maiorca e Jacques Mayol e su chi tra i due fosse stato il più grande. Personalmente ritengo che questa sia una discussione abbastanza inutile, perché le imprese di questi atleti hanno dimostrato che erano entrambi dei grandi, però vorrei ricordare che, nonostante qualche “battibecco” tra i due, scaturito più che altro da un differente approccio all’immersione in apnea, e ingigantito ad arte dalla solita stampa di basso livello che di vero sport non capisce proprio nulla, Enzo Maiorca ha sempre detto di avere avuto un sincero rapporto di amicizia con Jacques Mayol, il quale, tra l’altro ha partecipato, in diverse occasioni, come subacqueo di assistenza (con le bombole), alle immersioni record in apnea che venivano effettuate proprio da Enzo Maiorca…..voi che dite, sarà stato utile per Jacques Mayol poter osservare da vicino le imprese di Enzo Maiorca?

Enzo Maiorca era nato a Siracusa nel 1931 ed è morto nella stessa città il 13 novembre 2016. Ci ha lasciato in eredità un patrimonio di inestimabile valore da un punto di vista non solo sportivo, ma anche etico.

Vogliamo ricordare le sue imprese con l’elenco di tutti i suoi record:

1960 Settembre – Assetto Variabile Metri 45
1960 Novembre – Assetto Variabile Metri 49
1961 Agosto – Assetto Costante Metri 50
1962 Agosto – Assetto Variabile Metri 51
1964 Agosto – Assetto Variabile Metri 53
1965 Agosto – Assetto Variabile Metri 54
1966 Novembre – Assetto Variabile Metri 62
1967 Settembre – Assetto Variabile Metri 64
1968 Agosto – Assetto Variabile Metri 69
1969 Agosto – Assetto Variabile Metri 72
1970 Agosto – Assetto Variabile Metri 74
1971 Agosto – Assetto Variabile Metri 77
1972 Agosto – Assetto Costante Metri 57
1972 Agosto – Assetto Variabile Metri 78
1973 Agosto – Assetto Variabile Metri 80
1973 Agosto – Assetto Costante Metri 58
1974 Settembre – Assetto Variabile Metri 87
1976 Settembre – Assetto Costante Metri 60

Nuovo Regolamento Per Assetto Costante:

1978 – Assetto Costante Metri 52
1979 – Assetto Costante Metri 55
1986 – Assetto Variabile Metri 91
1987 – Assetto Variabile Metri 94
1988 – Assetto Variabile Metri 101

Luigi e Laura

In ricordo del Grande Maestro