Due anni fa un incidente terribile. Oggi una seconda vita nello sport con l’Apnea Team Abruzzo e la medaglia d’oro nella categoria esordienti: “A mia madre, alla squadra e anche un po’a me stessa”. 

21 maggio 2015. Ilenia Colanero quella data se la ricorda bene: tornava a casa dal lavoro quando ha perso il controllo della moto andandosi a schiantare contro un albero. È rimasta a terra nel silenzio dell’entroterra frentano, cercando di non perdere coscienza nonostante il dolore fortissimo alla gamba. Una ragazza le è andata in soccorso, il rumore dello schianto nel bel mezzo della notte l’ha fatta saltare giù dal letto. Poi i ricordi si fanno più vaghi: la corsa in ambulanza fino all’ospedale di Pescara e un’operazione durata 6 ore per cercare di salvarle la gamba dal femore in giù. Al suo risveglio, infatti, la gamba c’è ancora, ma i medici danno una diagnosi difficile da mandare giù: probabilmente non riuscirà più a poggiare a terra il piede destro. Grazie ad altri interventi chirurgici, Ilenia ci riuscirà – a volte con l’ausilio di un bastone per alleggerire il carico – nel frattempo, però, a 35 anni compiuti (più della metà dei quali passati a collezionare medaglie nello sport), quello ricevuto è un colpo durissimo. C’è bisogno di tempo per incassarlo. A volte il pensiero di quella notte diventa un tarlo che non la fa dormire, ma la voglia di andare avanti e superare i limiti che la vita le ha imposto a tradimento non l’abbandona neanche un minuto. Quando sono andata a farle visite in ospedale, l’ho trovata a letto con un cuscino sotto il ginocchio per evitare che il piede toccasse il letto e un iPad in mano. “Lo sai che ci sono attività pazzesche per gli invalidi? Appena esco da qua mi do da fare”. Pochi mesi dopo trovo il suo nome su tutti i giornali locali: Ilenia Colanero ha vinto la medaglia d’oro di apnea nella categoria esordienti.

L’ACQUA – Il primo contatto con l’acqua è stato prettamente terapeutico. “Era il modo più veloce per recuperare muscolo e tono tramite la fisioterapia. Poi il medico mi ha consigliato di iscrivermi in piscina: in acqua non sento dolore, è l’unico luogo che mi permette di tenermi in attività, ma il nuoto classico mi annoiava troppo”, sorride.
Difficile, infatti, immaginarla a far vasche avanti e indietro, avanti e indietro: quando l’ho conosciuta – circa 10 anni fa – correva dietro ad un pallone a rimbalzo controllato con la maglia del Paglieta (successivamente Aragonese calcio a 5), prima ancora però aveva calcato tutte le piste abruzzesi e non, in un decennio di onorata carriera nell’atletica leggera: campestre, fondo, marcia ma soprattutto 400 metri ostacoli, categoria nella quale raggiunge il terzo posto nei campionati nazionali. Poi quel maledetto incidente. “Ho pensato fosse tutto finito: lo sport è una parte fondamentale della mia vita, l’agonismo è come una droga. L’idea di dover abbandonare tutto mi devastava, mentalmente ero davvero a pezzi“.

L’APNEA TEAM ABRUZZO – Passa un periodo bruttissimo: vicino a lei c’è la madre che non la lascia mai, ci sono tantissimi amici. Ma non sempre basta. Lei comunque si fa forza, è un capricorno testardo e un bel giorno il destino le viene incontro riservandole qualcosa di speciale: girando sul web, capita per caso sulla pagina dell’Apnea Team Abruzzo. La prima bella impressione virtuale è confermata dalla conoscenza fatta nella sede di Vasto. “Mi hanno accolta tutti come una sorella ed è la disciplina perfetta per me: fondamentalmente ti avvicini a questa disciplina perché hai bisogno di te stesso. A volte ti devi trovare, altre ritrovare. Penso tanto quando sono in acqua. Ti immergi e ci sei solo tu, il resto per unattimo non esiste”.
Da novembre scorso ad oggi il gruppo si consolida e lavora duramente due volte a settimana, il resto è della settimana è dedicato al nuoto per la preparazione fisica. Per farsela passare in fretta, Ilenia ascolta musica. “Prevalentemente musica italiana, Levante in particolare. Durante l’apnea mai perché potrebbe essere pericoloso, ma in piscina non riesco a separarmi dalle cuffiette”.

RINASCERE – In breve tempo Ilenia è pronta e può partecipare alla sua prima gara di apnea dinamica con attrezzi (bipinna nello specifico). 9 aprile, anche questa data Ilenia se la ricorderà bene. La mattina presto parte per Jesi per il Monsub 2017. Nell’aria c’è un misto di tensione ed emozione che a fine giornata si trasforma in gioia infinita. La prova è andata bene, anzi benissimo: primo posto. 50 metri in 43.68 che le valgono l’accesso alla seconda categoria. Nessuno meglio di lei.

“Sentivo l’adrenalina e ogni tassello si è posizionato al posto giusto. Ero felicissima ma non sono riuscita a dire una sola parola, sorridevo e basta. Inizio a realizzare adesso. È difficile esprimere la sensazione che ho provato. A chi dedico questa vittoria? Senza dubbio a mia madre, per tutti i sacrifici e per tutto quello che ha fatto per me. Un ringraziamento poi va a tutta l’Apnea Team Abruzzo ed in particolare al coach Piero Tomeo.
Ma questa vittoria è un po’ anche per se stessa.
“È stata una rivincita grandissima su quello che è successo ed ho affrontato. Mi ha dato la spinta per ricominciare: ho una gamba che non funziona, pensavo di aver chiuso con lo sport e invece sono riuscita a fare qualcosa di grande per me. Non vedo l’ora che arrivi il prossimo traguardo“.
E adesso la riconosco davvero. È la Ilenia di sempre, quella che di stare ferma proprio non vuole saperne niente. “Sto lavorando per i 75 metri, poi ci sono i 100 e poi l’Elite, che non hanno limite di profondità. Vai avanti finché vuoi“. Sento già profumo di record.

Silvia Vinditti

www.anygivensunday.it

Ilenia Colanero, trionfo al Monsub 2017
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